La chimica si manifesta attraverso la fisica.
Ogni realtà, statica (es. una composizione) o dinamica (es. una reazione) della chimica, arriva a far parte della nostra conoscenza attraverso manifestazioni che appartengono all’ambito della fisica.
Il tutto non si riduce, se di riduzione si può mai parlare, alla nota prospettiva filosofica secondo la quale il mondo che noi conosciamo è quello che ci viene trasmesso dai nostri sensi e che senza di essi non potremmo avere coscienza della natura intrinseca delle cose.
Nel caso della chimica il discorso si trasla anche su di un piano più strettamente tecnico, che taglia per un momento fuori l’aspetto della percezione umana, rimandandolo in qualche modo ad un “dopo”, incentrandosi invece sulle caratteristiche intrinseche delle realtà chimiche considerate.
Ho provato ad esempio a passare in rassegna un po’ tutte le tecniche di analisi chimica che mi venivano in mente, dalle più tradizionali a quelle d’avanguardia.
Sono passato dall’analisi gravimetrica alla titolazione colorimetrica, dall’analisi spettrofotometrica alla separazione cromatografica seguita un qualsiasi rivelatore, dalla risonanza magnetica alla pHmetria, dalla spettrometria di massa alle tecniche elettrochimiche…
L’aspetto che accomuna tutte le tecniche, moderne ed antiche, qualitative o quantitative, è il fatto che cosa andiamo a leggere in ogni caso è una manifestazione fisica della sostanza, o della miscela di sostanze.
… continua
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